ESERO ITALIA: insegna, impara, vola in alto con lo Spazio

Keyword: metodologie attive

NAVI, NEVE E FARI

“Sono state investigate le caratteristiche dei materiali utilizzando il Kit ESERO “Spacecraft materials” e la relativa risorsa cartacea (PR07) all’epoca ancora solo in lingua inglese.
Quindi piani di lezione e le schede per la registrazione dei dati sono stati tradotti dall’inglese ed organizzati in una presentazione utile anche in caso di didattica a distanza.
Le attività in classe sono state realizzate in un clima cooperativo, con discussioni e riflessioni collettive. In tutte le fasi è stato sospeso il giudizio e sono stati forniti feedback di incoraggiamento e consigli quando richiesti.
Gli alunni hanno lavorato in piccoli gruppi, coinvolti nella progettazione e pianificazione del lavoro.
Ciascuna attività è stata introdotta da una presentazione per contestualizzare la sperimentazione, sono state fornite indicazioni chiare rispetto ai tempi/modalità di lavoro.
E’ stata posta attenzione suI razzi (disegno libero, realizzazione con tangram, ricostruzione tramite simmetria), successivamente si è passati alla analisi dei materiali del kit: aspetto e sensazione, conducibilità elettrica, conducibilità termica, magnetismo, massa, test da impatto.
Le competenze e conoscenze acquisite hanno dato luogo a spin off che hanno “contaminato” altre attività didattiche in materie cosiddette non stem.
I bambini hanno poi presentato l’esperienza in due significativi momenti della scuola: la Giornata Internazionale della Luce e quella di condivisione del progetto di Novel Engineering Quindi piani di lezione e le schede per la registrazione dei dati sono stati tradotti dall’inglese ed organizzati in una presentazione utile anche in caso di didattica a distanza.
Le attività in classe sono state realizzate in un clima cooperativo, con discussioni e riflessioni collettive. In tutte le fasi è stato sospeso il giudizio e sono stati forniti feedback di incoraggiamento e consigli quando richiesti.
Gli alunni hanno lavorato in piccoli gruppi, coinvolti nella progettazione e pianificazione del lavoro.
Ciascuna attività è stata introdotta da una presentazione per contestualizzare la sperimentazione, sono state fornite indicazioni chiare rispetto ai tempi/modalità di lavoro.
E’ stata posta attenzione suI razzi (disegno libero, realizzazione con tangram, ricostruzione tramite simmetria), successivamente si è passati alla analisi dei materiali del kit: aspetto e sensazione, conducibilità elettrica, conducibilità termica, magnetismo, massa, test da impatto.
Le competenze e conoscenze acquisite hanno dato luogo a spin off che hanno “contaminato” altre attività didattiche in materie cosiddette non stem.
I bambini hanno poi presentato l’esperienza in due significativi momenti della scuola: la Giornata Internazionale della Luce e quella di condivisione del progetto di Novel Engineering”.

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