ESERO ITALIA: insegna, impara, vola in alto con lo Spazio

INSIEME PER ASTRO PI MISSION SPACE LAB

Quest’anno abbiamo voluto partecipare ad Astro Pi Mission Space Lab coinvolgendo ragazze e ragazzi di due ordini diversi di scuola: l’IIS “Luigi di Savoia” di Chieti e la scuola secondaria di primo grado “G. Chiarini – C. De Lollis” dell’Istituto Comprensivo 1 di Chieti con l’intenzione di favorire il confronto, l’interesse e la crescita verso le discipline STEM dei più piccoli e responsabilizzare i più grandi stimolandoli nel mettere a disposizione le competenze acquisite. A supporto dei gruppi di lavoro, utilizzando canali di comunicazione come Telegram e Google Workspace, abbiamo avuto l’ing. Giuseppe Avon, sviluppatore software con interesse nel campo del processamento delle immagini, il Prof. Giorgio De Nunzio, docente di fisica applicata del dipartimento di matematica e fisica dell’Università del Salento, Alessandro Ebranati e David Leoni del CoderDojo di Trento. Le ragazze e i ragazzi, attraverso incontri in presenza di attività laboratoriale in cui venivano favoriti l’apprendimento cooperativo, il tutoraggio e il learning by doing sono riusciti a ottenere il flight status per due progetti. Il valore aggiunto di questo tipo di attività, che ci piacerebbe riproporre e migliorare in futuro, è proprio nella possibilità di confronto con ragazze e ragazzi più grandi e con adulti esperti del settore. Referente del progetto: Prof. Giovanni Cielo, referenti per la scuola secondaria di primo grado: Prof.sse Maria Antonella Proia e Maria Sartorelli.

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SEARCHING THE COSMIC RAYS

Vogliamo presentarvi il percorso che ci ha impegnati in un’attività di ricerca applicata nelle discipline STEM. Il Team composto da studentesse del corso di Chimica e Biotecnologie, e gli studenti del primo anno di Elettronica per Satelliti, ha studiato l’utilizzo dei metalli conduttori in relazione al loro effetto termoelettrico ed ha sfruttato questa proprietà per un sistema di misura della temperatura che potesse essere montato su un nano-satellite. La domanda che ci siamo posti è ” …cosa possiamo catturare nello spazio che può diventare energia fruibile?”. La successiva domanda è stata “ …possiamo sfruttare le differenze di temperatura per creare piccole quantità di energia”. Il percorso è iniziato con lo studio della chimica dei metalli conduttori. Successivamente, la nostra ricerca ci ha condotti allo studio teorico dell’effetto Seebeck per realizzare una termocoppia. Nella scelta dei metalli abbiamo utilizzato il lavoro di estrazione, il costo, la reperibilità e il punto di fusione. E’ stato stampato in 3D un guscio contenente sia il nano-satellite che la termocoppia il più vicino possibile. La nostra attività ci ha permesso anche di ideare un meccanismo di prova per verificare quale coppia di materiali metallici fosse quella migliore. Ponendo la termocoppia in ambiente esposto ai raggi solari o variazioni di temperatura, e collegati i terminali di un voltmetro, abbiamo provato a misurare la tensione prodotta sulla termocoppia. I Risultati sono stati incoraggianti.

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IN-SEGNARE CON LO SPAZIO DA IPAZIA: INDIETRO-AVANTI, AVANTI-INDIETRO CON LA SUA MACCHINA DEL TEMPO

Con i bambini della Scuola Primaria, in-segnare la Scienza, significa segnare, ossia indicare dove e come possono scoprirla per viverla attraverso le proprie esperienze in modo ludico. Tale idea progettuale è perfettamente insita nelle finalità e negli obiettivi pluridisciplinari dell’UDA di Educazione Civica per classi 3^ parallele del nostro I.C.S. Teramo 4: “La femminilità nella Natura, nella Cultura, nel Tempo e nello Spazio.

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