ESERO ITALIA: insegna, impara, vola in alto con lo Spazio

Regione: Lombardia

GIOCO VERSO LA LUNA

Gli alunni hanno creato un gioco con materiali riciclati come tappi di bottiglie, scovolini e cartoncini. L’obiettivo del gioco è conquistare la Luna e sconfiggere il boss (super mostro verde). I giocatori sono 2 l’astronauta e l’alieno. Si tirano 2 dadi si raggiunge una casella e qui si possono trovare bonus o penalità. Il super mostro lunare si sconfigge quando sull’ultima casella si realizza lo stesso punteggio con i due dadi e chi lo ottiene conquista la Luna. Chi sconfiggerà il super mostro verde l’astronauta o il piccolo alieno?

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SPAZIAMO

Spaziamo è un progetto che accompagna la mia didattica dal 2006 e che permette di spaziare nelle STEAM come se avessimo un’aula parallela, in orbita circa 400Km sopra di noi, dove possiamo recarci per approfondire ogni argomento come se fossimo nello spazio! Se in classe studiamo le piante, nella nostra aula spaziale studieremo come si coltivano i vegetali nello spazio; se studiamo anatomia e fisiologia, approfondiremo cosa succede al corpo umano durante le missioni di lunga durata. Ogni argomento ha un suo corrispettivo nello spazio. Attenti all’attualità, seguiamo le missioni tramite i canali ufficiali ed anche noi ci prepariamo alla nostra missione lavorando sul team bulding: si inizia scegliendo insieme logo e nome della nostra missione, mentre i più creativi studiano nuove tute sempre più confortevoli e performanti. Negli anni abbiamo coltivato orti marziani, allestito mostre, costruito modelli della Cupola, del modulo Columbus, del Canadarm 2. Abbiamo lanciato razzi con propellente sicuro (bicarbonato e aceto) e conosciuto successi e scrub. Abbiamo costruito le glove box, la mano bonica, fatto simulazioni di atterraggio su altri pianeti, esercitato la motricità fine per prepararci alla EVA, fatto immersioni studiando l’assetto di peso corretto. Attenti all’inclusione, abbiamo approfondito le attività del team We Fly, dei voli a zero G e della selezione del primo parastronauta. Da diversi anni partecipiamo a Mission X e ad Astro Pi. L’attività che ci fa sentire più in contatto con la ISS è legata al radiantismo ed è ARISS: nell’ambito di questo progetto i miei studenti hanno potuto intervistare via radio gli astronauti italiani Cristoforetti, Nespoli e Parmitano durante le loro missioni, e quando non siamo stati coinvolti direttamente nei collegamenti, abbiamo ascoltato con una radio sintonizzata sulla frequenza corretta le risposte degli astronauti dalla ISS in dialogo con altre scuole. Così abbiamo ascoltato Pesquet, Gerst, Maurer,Glover e altri, attivando le competenze linguistiche degli studenti per la traduzione. Periodicamente via radio dalla ISS vengono trasmesse immagini in SSTV (slow scan television, un modo di emissione digitale) e diverse volte le abbiamo ricevute da scuola. Tramite ISS Fan Club, l’associazione culturale di cui sono presidente, cerco di divulgare ed espandere la cultura dello spazio anche con incontri a tema in relatà extrascolastiche.

Visite al Museo di Scienza e Tecnica ed al Planetario completano la nostra esperienza e nutrono il nostro interesse.

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IL “NOSTRO” SISTEMA SOLARE

L’idea è stata quella di rappresentare il sistema solare in un modo che fosse significativo sia per i ragazzi che lo hanno realizzato, sia per tutti coloro che ne potranno usufruire. Le attività svolte sono state: la rappresentazione delle immagini del sole e dei pianeti sul corridoio della scuola, la creazione di un sito internet dedicato, la creazione di un tour virtuale dell’opera realizzata.

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PUNTO, LUCE, SUPERFICIE. UN PUNTO LONTANO, UNA TERRA DA SCOPRIRE

“Diceva Kandinsky “E questo mondo, nel grande e nel piccolo, fu creato, in definitiva, da punti”. Le immagini satellitari della Terra, i quadri di luci notturne del nostro pianeta, suscitano curiosità e stupore perché offrono uno spaccato caratteristico di come l’umanità si è insediata sul pianeta. Le forme della natura sono piccoli corpi nello spazio, i punti appaiono sospesi in figure regolari, superfici, ambienti naturali, paesaggi, in cui infrastrutture imponenti si incardinano, mimetizzandosi a volte con la natura stessa, progettate da grandi architetti. Si è scelto di proporre agli alunni delle classi terze medie lo studio di un’infrastruttura d’autore attraverso una metodologia di ricerca non convenzionale, partendo da un’analisi spaziale del territorio, muovendosi all’interno di cartografie per promuovere la conoscenza dei luoghi. L’attività è stata proposta mediante un’attività di coding, per lo sviluppo del pensiero computazionale, efficace e divertente strumento che agevola e semplifica la comprensione e l’acquisizione dei contenuti, approccio innovativo per le STEAM, strumento per lo sviluppo delle competenze.
Gli interventi nelle classi sono state di tipo “learning by doing”,svolti nel laboratorio di informatica in cui gli studenti hanno svolto direttamente l’attività proposta. Ciascun alunno ha progettato e sviluppato “from Scratch” un progetto ludico-educativo imparando un metodo in un’ottica interdisciplinare, mescolando insieme creatività e problem solving.”

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OVER THE MOON: UNA BIBLIOTECA SPAZIALE

Il video mostra alcuni degli elaborati realizzati per il progetto eTwinning “Over the Moon”. eTwinning è la piattaforma per lo scambio linguistico-culturale delle scuole europee che effettuano un gemellaggio elettronico. La nostra classe ha realizzato una raccolta di lapbook utili per studiare lo spazio, il nostro sistema solare e le missioni di ESA e ASI. I lapbook sono delle cartelle che contengono una sorta di mini-libri e consentono una certa interattività nell’utilizzo.
Essi rappresentano delle mappe concettuali smart, che vengono progettate dagli alunni stessi dopo aver raccolto i dati da diverse fonti.
Con questi lapbook abbiamo ideato un percorso STEM, anzi come spiegano gli studenti stessi nel video, un percorso STREAM, dove alla lettura delle varie fonti, è seguita comprensione dei dati raccolti e l’organizzazione dei contenuti trattati dando ampio spazio alla creatività. Queste attività hanno permesso di sviluppare oltre che competenze logiche e strategie di pensiero, anche le capacità manuali dei bambini. Le social skill del XXI secolo non sono certo state trascurate.

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