Sulla Terra, utilizziamo una serie di indizi per percepire la posizione del nostro corpo, mentre siamo fermi o in movimento. Per determinare l’orientamento utilizziamo indicazioni tattili e pressorie (come il peso sui piedi) e visive (come la posizione del soffitto e del pavimento). Sulla Terra, il nostro senso della posizione eretta è determinato dall’attrazione della gravità, percepita dagli organi di equilibrio dell’orecchio interno. Il nostro cervello integra tutte queste informazioni sensoriali per consentirci di rilevare l’orientamento del nostro corpo e permetterci di muoverci nell’ambiente: ma come cambia questa percezione sulla Stazione Spaziale Internazionale?
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